"Chi sono io" è il comando UNIX per identificare l'utente connesso al sistema. Il comando restituisce però solo un nome. Nient'altro.
Da questo incipit si può capire che con l'informatica ho un po' a che fare... e chissà per quanti altri anni ancora.
Non sono un nerd (o almeno non mi ritengo tale).
Classificatore estroso, gradisco che le cose abbiano un flusso definito e regolare, pianificato e prevedibile, salvo poi rompere di colpo gli schemi per sfuggire alla noia che è dietro l'angolo.
Per anni ho avuto una passione esagerata per i treni, regolari e prevedibili anch'essi. Mi colpivano per la loro imponenza e solidità. Mi lasciavano viaggiare, non solo con la mente; immaginavo viaggi indefiniti che mi portassero lontano, per curiosare in ogni stazione e vedere che vita ci fosse, salvo poi ripartire per proseguire, sapendo di poter tornare.
Crescendo, ho scoperto la passione per l'informatica, l'ho sovrapposta alla mia vita fino a farne il mio lavoro, provarne noia e disgusto per poi ritornare ad apprezzarla (a modo mio) e nel mentre, ho coltivato la passione per il caffè.
Poi ho aggiunto un po' di creatività artistica lasciando evolvere e curando un certo gusto per la fotografia. Infine, più volte ho anche provato a scrivere, con risultati più o meno discutibili, con il solo scopo di sentirmi più leggero e per un po' lontano dal qui-ed-ora e vicino al me-e-me. Racconti di fantasia, surreali, ispirati in genere da una frase detta per caso.
Costruzioni. Costruire. Ecco la mia ambizione. Sin da piccolo ho avuto la passione per i LEGO con i quali realizzavo di tutto, desiderio di costruire che poi è diventato "informatica", poi "fotografia", poi scrittura, poi di nuovo LEGO. Ultimamente anche tango, costruendo ed improvvisando passi sulla musica (che i puristi non me ne vogliano per questa definizione).
Ed in tutto questo, c'è anche un po' di caffè per non addormentarsi.
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